Il Rifugio Capanna Punta Penia, il più alto delle Dolomiti, è destinato a subire un rinnovamento. Gli autori del documentario hanno trascorso tre mesi in vetta alla Marmolada gestendo il rifugio e cercando di immortalare questo luogo storico tramite interviste ad ex-gestori, alpinisti e persone ad esso legate. Attraverso le storie, gli aneddoti e i ricordi dei protagonisti il documentario restituisce un’istantanea della Capanna a chi la ama e a chi non la potrà mai vedere.

Per questo lavoro mi sono occupata dello sviluppo del titolo del documentario, un lettering scritto a mano che si rifà all’effetto che fa il continuo lavorare del vento sulle bandiere in alta quota.

Visto il rapporto che mi lega a questa montagna allego una scansione di alcuni negativi che ho scattato in analogico durante un’intervista per questo documentario. Un tempo sospeso e dilatato dove si è resa possibile una reale documentazione dettata dai ritmi della natura circostante.